Πέμπτη 19 Φεβρουαρίου 2009

CENTRO DI CONSULENZA FILOSOFICA E DELLA NARRAZIONE



CHI SIAMO.
Dal 2006 prima in Grecia e poi in Italia e in Spagnia abbiamo organizzato il Centro di Consulenza Filosofica e della Narrazione. Oggi molti centri ci sono in Europa ( in Portogalo, in Ungheria,in Romania, in Olanda ) e sono organizzati in un programma specifico per la Consulenza Filosofica e la Teoria di Narrazione. Abbiamo gia realizzato il Diploma della Consulenza Filosofica e della teoria della Narrazioni in collaborazione con confratelli spagnioli, olandesi, portoghesi, rumeni. Con il Diploma i laureati possono avere la possibilita' di isscrivere come mebri Professionale della Consulenza Filosofica e della Teoria di Narrazione.
( Nella fotografia il Presidente del Centro Apostolos Apostolou in Spagnia )















Il Centro di consulenza Filosofica e della Narazione si rivolge a persone avendo un interesse Professionale o Accademico nella Filosofia Pratica o Consulenza Filosofica. Con il nuovo programma,( in base ai programmi ) Distance Learning con criteri Accademici internazionalmenti riconosciuti il Certificato della Consulenza Filosofica e Antropologia Filosofica ( CERTIFIED IN PHILOSOPHICAL COUNSELING )










I laureati sono iscritti come mebri del Centro di Consulenza Filosofica e della Narrazione.

Il Centro e' amministrato da Professore Apostolos Apostolou. (Indirizzo G.Pop 1, 115 25 Atene e-mail adfapostolou@gmail, & adfapostolou@yahoo.gr )








Il Professore Apostolos Apostolou insegna Consulenza Filosofica e Narrazione, Visiting Professore in molte Universita', e Direttore dell' Universita' del Tempo Libero di Atene.










IL Centro di Consulenza Filosofica e della Narazzione organnizza nuovi centri a Lecce , in via mincio 5, a Lisbona, Rua de Moscavide 50, a Madrit, Bario de la Fortuna 29. Con la collaborazione con i Centri Europei desidera dare l' opportunita' agli studenti aquistare un titolo di Studi Accademico per i consiglieri di teorie Filosofiche , Umanitarie e Psicodinamiche.






IL costo di programma e' 80 euro, per ogni mese. La durata degli Studi e' 12 mesi.





Le Lezioni sono: I) Principi di Consulenza Filosofica, II) Dialettica Socratica e Consulenza III) Stoicismo , educazione e Filosofia Psicodinamica, IV) Esistenzialismo e Psicoterapia, V) Meta-moderno e Consulenza Filosofica, VI) Modelli di Narazzione , VII) Narrazione, Filosofia e Psicanalisi, VIII) Poetica e Analitica .





Gli Studente devono scrivono entro 40 giorni i compiti per ogni tematica.
Titoli degli Studi di Centro di Consulenza Filosofica e della Narrazione:


I) CERTIFIED IN PHILOSOPHICAL COUNSELING

II) DIPLOMA IN PHILOSOPHICAL COUNSELING


III) MASTER OF ARTS ( MA ) IN PHILOSOPHICAL HUMANISTIC COUNSELING















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POESIA E SAGGIO FILOSOFICO





















Il Centro di Consulenza Filosofica e Narrazione organizza gara poetica e garra di saggio filosofico, fino a 30 aprile 2010. I vincitori ( due per la poesia e due per il saggio filosofico)avrano un' sconto 20% alle tasse accademiche. Comunicazione: adfapostolou@yahoo.gr




FILOSOFIA POESIA CONTEPORANEITA





Anche se la poesia, nella sua essenza, non è il prodotto di una particolare epoca storica, tuttavia esiste una relazione fra storia e poesia. A mio avviso la poesia contemporanea è orientata a un rapporto stretto con il pensiero (lògos) e anzi, tende a caratterizzarsi essa stessa come pensiero errante, oltre che come poesia.



Questo "pensiero di poesia" o "poesia del pensiero" (per denominarla in qualche modo) si organizza per esprimere in modo sintetico una visione della realtà che non ha in se stessa caratteristiche unitarie e che l'uomo, l'essere errante nel mondo, si trova innanzi nel suo errare come somma potenziale di verità disomogenee che stanno già dentro il linguaggio comune del pensiero planetario, linguaggio che egli abitualmente usa nell'esprimersi.


Questa frammentazione è il campo di indagine della filosofia, fin da Eraclito (VI secolo a.C.) sino alle indagini di Wittgenstein, Heidegger, Axelos, ecc.




Anche la poesia, che nella sua essenza è linguaggio, cerca di trovare una identità nella relazione con la contemporaneità. In altre parole, la poesia cerca di ricostruire la verità (realtà) che sta dentro il linguaggio, ricostruendo il linguaggio e quindi la visione del mondo che sta dentro le parole.


La poesia contemporanea sembra aver abbandonato la sterilità del monologo o l'intimismo dei dialogo come mondi a se stanti e chiusi.



Sia la poesia che la filosofia si mostrano come orizzonti aperti, un modo di familiarizzare con la realtà anche oltre il semplice apparire.



Possiamo dire che la filosofia, come fenomeno, rappresenta la narrazione o la mitologia dell'inespressa sensazione del limite del pensiero umano, mentre la poesia organizza questo orizzonte in spazi verbali e silenzi.



La filosofia e la poesia ri-nominano il mondo e lo trasformano in maniera essenziale. Analizzano, propongono, creano un ritmo nelle sensazioni e organizzano l'orizzonte in fasce omogenee di senso. La poesia per sua natura è sempre allusiva e connotativa mentre nel pensiero filosofico si scontrano dialetticamente opposte visioni del mondo. Ambedue procedono con il divenire storico in due modi, come conflitto e come ricerca di armonia.


Io credo che mai come oggi il poeta/filosofo possa proporsi in un ruolo salvifico. Nella sua proclamata inutilità, egli può apparire, forse senza rendersene conto, un punto di riferimento alla soglia dell'indicibile. Soltanto lui può lanciarsi deliberatamente nel vortice del perituro, soltanto lui può mettersi in gioco fino in fondo per trovare un barlume di senso, ciò di cui oggi abbiamo estremo bisogno.



Per questo è necessario che la poesia e la filosofia divengano, insieme, un punto di riferimento nella cultura, proprio perché la nostra era, nel suo sistema di valori, non riconosce nessuno spazio (nessuna utilità) alla poesia e alla filosofia.


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APOTEMA/DISTASIA


I

Poesia e’ il rumore che fanno le parole sulla carta.

II

Il pensiero filosofico diviene un particolare procedimento linguistico-culturale, un momento del colloquio umano dotato d’una specificita’,che si preferisce riscontare nella dinamica dei testi, piuttosto che definire in termini di ideologia generale.


III


Il poeta non e’ piu’ il vate romantico, guida e coscienza dei popoli: e’ il vaggente o sacerdore dell’ invisibile, che trasfigura la realta’ ne fa l’ oggetto d’ una miracolosa folgorazione, come si disse allora sottolineando il suo corattere di scoperta e fondazione del mondo. Il poeta canta essenzialmente questo miracolo,che e’ poi di fare, la stessa poesia, stabilendo un rapporto con un pubblico rigidamente selezionato.

Simbolismo.

IV


Il pensiero filosofico esamina il riconoscimento nel significato profondo delle cose.

V


La poesia non e’ solo un ornamento che accompagna l’ essere, non e’ solo un entusiamo momentaneo o addiritura solo un eccitamento o un intrattenimento...La poesia e’ il fondamento che regge la storia e percio’ non e’ neppure soltanto un fenomeno della cultura e meno che mai la mera “espressione’’ dell’ anima di un cultura...

Heidegger.

VI


Il pensiero filosofico si fonda nel linguaggio; ma questo accade autenticamente solo nel colloquio.

VII


La poesia appare come una creazione del mondo attraverso il linguagio, come una riprova della creazione dell’ io.

VIII


La scrittura filosofica, piu’ o meno allusivamente piu’ o meno consciamente, tende a tradurre la forza della sovradeterminazione, nella quale agisce la poesia.

IX



E dove va a finire il pensiero latente filosofico, si presenta la poesia.


X



Poesia e filosofia, sono figure del movimento e figure in movimento.

XI



Se la poesia e’ una ironia del nulla, la filosofia e’ la diconomia di nulla.

XII


Se la poesia esprime la nostalgia di un ritorno all’ esistenza, la filosofia esprime l’esilio, cioe’ lo sguardo retrospettivo, rivolto alla propria patria d’ origine.

XIII



Se la poesia e’ il passato di ogni individuo, nella nostra memoria, la filosofia e’ una sconfitta in un anonimato destinato.

XIV


Se la poesia e’ uno specchio interiormente del mondo, la filosofia e’ la clessidra del tempo.









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IL NUOVO PROGRAMMA











IL Centro di Consulenza Filosofica e della Narrazione, organizza il nuovo programma della Scrittura Creativa. La poesia di John Ashbery e la scrittura creativa. La poesia come '' speculum " del mondo. Critica e scrittura creativa secondo George Steiner. Jacques Derrida, la nostalgia della scrittura. Jemes Joyce il vuoto della scrittura. ( Niente e nulla due modi diversi della scrittura. ) La meta-psicologia e la scrittura creativa di Freud. La grammatica del sogno come scrittura creativa secondo J. Lacan.( Scrivere il sogno vuol dire prima di tutto, fare una specie di traduzione, da una lingua ad un' altra, da un linguaggio ad un altro. ) La filmografia come strumento della scrittura creativa, Alan Cassebier. ( Il viaggio verso luogi inesistenti ).



































Pensare in modo originale con un vero e proprio effetto di campo , come diceva Foucault.


















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CERCANDO UN' ONTOANALISI



''Per cercare una Consulenza Filosofica dovremo superare la forma tipica morta della Filosofia, e' necessario riaprire lo spazio - tempo della poeticita' del mondo, cosi come lo cerca lo squardo filosofico. Questo significa organizzare se possibile un pensiero interrogativo che non sia ne' positivo, cioe' logico, ne' scientifico, cioe' funzionalita', ne' psicanalitico ossia narrativa e teoria delle proiezioni, ne' micro- costruzioni sociologiche ossia ideologie prosaiche [...] Per questo doddiamo essere aperti al fascino del tutto/nulla provando sia il tutto che il nulla Il gioco del mondo si fa da quando il modo e' modo e fino alla fine del mondo con questo diserande ritardo che e' l' eredita delle redenzioni. La questione che si pone e come rispondere simultaneamente alla corrente sotterranea che si muove all' ombra nello spazio/tempo e all' orizzonte lontani che ci procura la sue luci'' APOSTOLOS APOSTOLOU


















L' Ontoanalisi. La cura di se'. La relazione con gli altri









L' ultimo tempo nella nostra scuola ci siamo occupati con il libro di Margif Kaiser Safei intitolato ''Riflessioni - La creazione della metapsicologia di Freud nella sua dipendenza da Schopenhauer e Nietzsche''. Il professore della Consulenza Filosofica e di Letteratura Apostolos Apostolou risponde per il nuovo programma con il titolo Metapsicologia e Consulenza Filosofica.













Ci sono relazioni fra Metapsicologia e Consulenza Filosofica;



Sicuramente si. Nella Metapsicologia cerchiamo il significato del Es non solo con il pensiero di Freud, ma anche come ci arriva da Nietzsche, quando lui esamina la Genesi della Tragedia, ma anche cerchiamo il significato del Es nella filosofia di Feurbach, nella critica della religione. Di certo Freud si e' molto ispirato al ''soggetto trascendentale'' di Schopenhauer, sul quale e' praticamente bassata la libito di Freud.


La letteratura puo' aiutare oggi l'uomo:

Con la letteratura e proprio con la poesia possiamo sentire la vita come ''passi sulle sabbie del tempo''.

La consulenza Filosofica e' una nuova ontoanalisi;

La Consulenza Filosofica si trova fuori dal pan-dererminismo del terapeuta di psicoterapia. Noi esaminiamo la persomalit;a cosi come appare nell' epoca post-moderna tra il processo avanzato della relative destrutturazione della societa' e la destrutturazione o minore strutturazione della personalita'. Diciamo che abbiamo bisogno completare il famoso ''Dov' era Es diventare Io di Freud con quello che diceva C. Castoriades ''dove sono io bisogna che emerga Es''.






































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PENSIERI




















Tutte le consulenze hanno la struttura della psicologia fenomenologica di Edmund Husserl. Cioe' vedono l' uomo come esistenza naturale/empirica, e come esistenza trascendentale. Pero' la sfera trascendentale caraterizza piu' l' uomo dalla sfera empirica.











Secondo J.Baudrillard la psicoanalisi lacaniana apre nuove prospettive nella cura delle psicosi, pero' denomina lo schema della filosofia hegeliana tra sovrano e schiavo.










Wittgenstein diceva che Freud non descrive una nuova teoria ma descrive molte metafore




















Sicuramente in Italia N. Abbagnano era il primo che descriveva una pratica filosofica come posibilita' dell' uomo di un' autorappresentazione, di una presentificazione della soggettivita' a se stessa.








Secondo Michel de Certeau l' uomo conduce la sua vita come plano nella citta', perche' l' uomo e aperto al mondo.













La svolta della filosofia moderna consiste essenzialmente nella trasformazione del pensiero in rappresentazione,da luogo delle idee, o mente, a orizzonte della presenza. Con analisi foucauliana conosciamo la filosofia anche come un modo della vita.





















Henri Lefebvre, con una filosofia quotidiana, gia dal 1950 ha visto l' uomo come esperienza vissuta.Come progetto ontologico.

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LA CRITICA

Siamo d'accordi con Achenbach quando sostiene che la psicologia di matrice freudiana inficiata da concezioni metafisiche e meccanicistiche che la redono incapace di comprendere la dimensione complessa e profonda della sofferenza umana.

Anche siamo d' accordi con Tim Lebon, quando lui dice che il rapporto tra filosofia pratica e e counseling si muove su due livelli concreti. Proprio perche' la filosofia assume un ruolo meta-critico, e meta-narrativo, rispetto a forme diverse di counseling, e dall' altro il counseling trae vantaggio dalla filosofia, perche; la filosofia da l' aiuto per molti problemi del uomo.







Articoli

POESIA E PSICANALISI

Quale e’ la relazione tra poesia e psicoanalisi ? E’ una domanda che non possiamo parlare con sicurenza.Eppure poesia e psicoanalisi coicidono in cio che possiamo dire gioco dell’ aventura del creato e del ricreato.

La poesia conferma la psicoanalisi dal punto che la poesia cerca la relazione dell’ io con la temporalita’, rivestendo di immagini, sentimenti e situazioni che diventano enti privati ( maetria prima ) della personalita’.

Forse e’ necessario vedere la psicoanalisi fuori dal pan-determinismo del terapeuta come afferma Freud in questo testo csandaloso per i “ curatori di anima “ ( Vede l’ opera, Mose’ di Michelangelo ) quando scriveva che la psicoanalisi non e’ la ‘ cura ‘ per uscire dal disagio della civilta’, per senare le ferite, per aiutare l’ umanita’ sofferente, perche’ l’ analisi e’ in primo luogo trasformazione critica. ( Per la poesia questa convenzione esisteziale si chiama ricreazione ). Ma se analisi non e’ cura d’ anima non e’ nemmeno la glorificazione del rimosso, e allora l’ analisi non vuole scoprire una realta’ occulta e misteriosa, e in questo mondo, funzionano nella personalita’ del uomo le varie formazioni significative, da qualle individuali a qualle sociali e collettive, e cercano di ridurre all’ unita’ alla trasparenza alla chiarezza di un rapporto univoco con una realta’ ( vede : S.Freud, Introduzione alla psicoanalisi )

La psicoanalisi esamina il linguaggio perche’ secondo Freud l’ inconscio parla molti dialetti, incomponibili eintraducibili in un linguaggio. [ 1 ] Questo linguaggio non cerca uno spazio per trovare una verita’ naturale, ma una verita’ materiale totalmente fuori dalla scena, come sosteneva Freud. ( Pero’ questo non succede anche con la poesia quando cerca una verita’ che fa pensare, ma che e’ impensabile )

Conosciamo che l’ oggetto dell’ analisi non e’ la b celebrazione dell’ incoscio (che favorisce il fatalismo della psiconevrosi ) o la scoperta di una verita’ assoluta da sottrare all’ oblio o il raggiungimento al di la della distorsioni, di un soggetto pieno, intanto, ma la pluralita’ che intente come potere della verita.( e’ la causa causante di ogni effeto e si manifesta nella struttura del nostro linguaggio )

La pluralita’ non e’ invenzione di Freud, l’ incotriamo come potere ,come volonta’ o come desiderio, per riproduzione o ricreazione nella filosofia,cosi come ci arriva da Nietzsche e come lo troviamo nella Genesi della Tragedia, ma anche nella Critica della Religione cosi come la definische Feurbach e come si trova al Soggetto Trascendentale di Scopenhauer, sul quale e’ praticamente basata l’ icoscio di Freud .

Freud con un saggio con titolo Das Unheimliche, parlava di pluralita’ di significati. Questa pluralita’ caratterizza il desiderio che costituisce l’ area ‘ rizomatica ‘. E’ una tentazione di ricomporre uno spazio in cui l’ incomunicabilita’ dei sap eri diventa lo spazio della verita’ al di fuori di ogni sapere e di ogni comunicazione.Cosi non parliamo , ma siamo parlati dall’ Altro e dalla sua verita’ ( vede J. Lacan Le seminaire, Livre XVI : D’un autre a’ l’ Autre. ) L’ Altro e’ appunto il ‘ testimone ‘ della verita’ si articola senza aggettivi, e’ la causa fondamentale di ogni linguaggio , che si pone al di la’ della storia e della civilta’. Freud sostiene che l’ Altro e’ l’ ingnoranza e scrive : « L’ ingoranza e’ ingoranza ; non ne deriva alcun diritto a credere qualcosa » [ 2 ] Questa ingoranza e’ la prima materia della poesia e lo spazio interiore si muove su un piano in cui c’e’ esclusivamente la metafora e la metonimia .D’ altronde la metafora e la metonia percorrono una vita della pluralita’. [ 3 ] L’Altro e la metafora hanno un luogo comune ; ecco perche’ Rimbaud diceva « l’ io e’ un altro ». La metafora va al di la’ del principio di interpretazione come l’ Altro non puo essere conosciuto perche’ ogni conoscenza e’ strangolamento ( secondo Deleuze ) e non puo essere interpretazione perche’ cosi esprime un rapporto di forza ( secondo Foucault ).

M. Heidegger parlando di poesia di Stefan George sostitueva che nella poesia niente e’ chiaro ; ma tutto e’ significativo.Questo significativo guida la nostra emotivita’, la nostra affettivita’ la nostra fantasia,-tutto cio’ che appartiene alla sfera di cio che chiamiamo l’ irrazionale o altro ( forse metafora o ancora metonimi a ). Queste valenze ( l’ atro, la metafora, o la metonimia ) fanno parte intergrante della psiche e nessun uomo puo’ farne a meno, esse riappariranno con una violenza tanto piu’ grande e, attaccandoci di sorpresa, saranno loro a dominarci.

Bergson scriveva che « la arte la poesia e l’ estetica corrispondono ad eventi psichici, » e Arneheim diceva che il poeta , il pittore, l’ artista devono trasmettere la vivida esperienza della forze dell’ anima.

La poesia non e’ altro che il familia rizzarsi con il nascosto. Heidegger ripettava Holderlin dicendo : « dichterisch wohnet der Mensch » cieo’ poeticamente abita l’ uomo. La poesia non e’ metodo terapeutico ma un tentativo di comprendere la struttura della personalita’ l’ essere umano ( Dasein ) .Secondo poesia conosco se stesso quando conosco la mia verita’ e non quando miglioro solo lo stato patologico. Se accettiamo che la psicoanalisi e’ soprattuto un metodo di psicoterapia e ha dunque per scopo fondamentale la ‘ salute’ die pazienti con la poesia abbiamo lo scopo di aprofontare l’ essenza .La poesia non vuole spiegare la totalita’ dell’uomo ,ma semplicemente di comprendere qualcosa al livello umano. Non vuole superare soltanto la scissione tra soggetto e oggetto della conoscenza non vuole colmare soltanto la spacca tura tra io e mondo, ma vuole anche illuminato la struttura della soggettivita’ aprendo un nuovo orizzonte di comprensione e dando nuovo impulso all’ indagine gnosiologica sull’ essere dell’ uomo in genere e suoi particolari modi di essere.

Dobbiamo abitare poeticamente significa che l’ uomo riceve la misura per l’ estensione ( Weite ) della sua essenza .Pero’ la poesia non sostiene che l’ uomo appare « come tale » perche’ cosi ogni verita’ e’ possibile ( opinione della analisi esistenziale di Heidegger, e di L. Binswanger ) al contrario cerca di pensare un’ esperienza di verita’ che non appaia neppure « come tale » , perche’ dal momento in cui appare ‘ come tale ’ puo essere capata e quindi trasmessa attraverso il linguaggio ordinario, attraverso il linguaggio nel senso

corrente del termine. Questa opinione dice ecco qui e’ l’ eesenza della cosa che appere ’ come tale‚’ e la poesia non riconosce nessun verita’ singola ma vuole una verita’ trasforma ( metaforica ) che cambia le cose.

Nella poesia tutti i rischi sono aperti come aperti sono i rischi della vita .Ecco perche’ la poesia non e’ solo parola-parola del ritmo, ne’ elemento rettorico ma un viaggio che trasforma la vita . Il greco filosofo e psicoanalista C. Castoriadis sosteneva che abbiamo bisognio completare il famoso « Dov’ era Es, deve diventare Io » di Freud con «Dove sono Io bisogna che emerga Es». Questo puo’ succedere solo con la poesia.








[ 1 ] S. Freud : Vorlesungen zur Einfuhrung in die phychoanalyse, 1916-1917, in italiano Introduzione alla psicoanalisi, Boringhirri Torino 1969, p. 477.



[ 2 ] S.Freud : L’ avveuire di un illusione, Boringhieri, Torino,1971. p.172




[ 3 ] Th. S. Kuhn, Metapho in science, 1979, in italiano La metafora nella scienza, Feltrineli, Milano 1983, p.106, Kuhn, sostiene che la metafora costituisce un vero ripensamento creativo. « che un altro linguaggio avrebbe potuto localizzare articolazione diverse, che esso avrebbe potuto sezionare il mondo in un altro modo »




Apostolos Apostolou


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